ReVersE. The upside down
Il progetto "ReVersE. The upside down" (Responsible research-Versatile knowledge-Environmental futures in action), è un progetto interdipartimentale finanziato con fondi dell’Università di Catania (progetto PIACERI 2020-2024) che vede coinvolti diversi membri del Centro TeSA, ed è formato da tre unità di ricerca dipartimentali:
- P.I. DSPS Mara Benadusi, Luca Ruggiero, Gianni Piazza;
- P.I. DiSUM, Alessandro Lutri, Melania Nucifora, Salvo Adorno;
- P.I. DiCAR, Laura Saija, Filippo Gravagno, Giusy Pappalardo.
Il progetto ha dato avvio alle sue attività di ricerca nell’autunno del 2020, ed ha un carattere transdisciplinare facendo leva soprattutto sulla versatilità dei saperi, sull’impatto sociale della ricerca e su azioni di pianificazione ambientale sostenibili. E’ volto al coinvolgimento di gruppi e associazioni impegnati in azioni di giustizia socio-ambientale nei territori della Sicilia sud-orientale, che li vede difendere i paesaggi (rurali e urbani), rivendicando altri modelli di sviluppo e di relazione uomo/ambiente, che rappresentano sfide improrogabili per preservare la salute del pianeta e costruire equilibri eco-sistemici più equi e duraturi. REVERSE vuole esplorare proattivamente i mutamenti delle pratiche neo/ambientaliste attraverso una scienza pubblica, critica ed eticamente responsabile, promuovendo una ricerca-azione di tipo collaborativo, con diversi attori nei territori (scuole, associazioni ambientaliste e progetti di rigenerazione socioecologica; gruppi di cittadinanza attiva) e produttivo (culturale e sociale), incentrata sui seguenti livelli di innovazione:
- conoscenze e metodiche trandisciplinari nei territori;
- rapporti sinergici con i gruppi che lottano per la giustizia socio-ambientale a livello locale e globale;
- laboratorio di osserv/azione in Sicilia in cui le contraddizioni prodotte dall’antropocene vengano dipanate, comprese e in parte capovolte;
- nuove forme di immaginazione delle relazioni tra l’umano e il non umano.
Territorio, Sviluppo e Ambiente
Il progetto "Territorio, Sviluppo e Ambiente", dedicato alle ricadute ambientali e territoriali dell’industrializzazione, ha ricevuto un finanziamento d’Ateneo (FIR 2014).
Nell’ambito di tale progetto particolare attenzione è stata dedicata al tema dei cambiamenti economici e sociali in atto, legati ai processi di deindustrializzazione che hanno lasciato dietro di loro la distruzione di interi territori e di risorse naturali e che pongono oggi nuove sfide, in termini di riconversione dell’economia verso un modello di sviluppo sostenibile.
Un primo incontro, organizzato come seminario interno e finalizzato al confronto tra le rispettive aree di ricerca, si è tenuto il 27 novembre 2015, presso il Monastero dei Benedettini.
All’incontro, dal titolo Deindustrializzazione e scienze sociali. Storia, territorio e società sono intervenuti:
- Roberta Garuccio (Università di Milano)
- Mara Benadusi (Università di Catania)
- Luca Ruggiero (Università di Catania)
- Melania Nucifora (EHESS, Parigi)
- Salvo Adorno (Università di Catania)
Un secondo incontro, dal titolo Deindustrializzazione e controversie ambientali nel Mezzogiorno d’Italia, è stato organizzato insieme alla prof.ssa Mara Benadusi del Dipartimento di Scienze Politiche e si è svolto nei giorni 10, 11 e 12 marzo 2016.
Al medesimo tema sono state inoltre dedicati:
- un tavola rotonda dal titolo Decontaminazione delle aree industriali: principi, strumenti, rimedi che si è tenuta l’11 novembre 2016 presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Auditorium della Purità (Relatori V. Fogleman, U. Salanitro, A. Cariola, G.M. Vagliasindi, Moderatrice Marisa Meli);
- un incontro più specifico dedicato al Polo petrolchimico di Priolo, dal titolo Il futuro dell’area industriale di Priolo, che si è tenuto il 16 dicembre 2016 presso il Comune di Siracusa, Palazzo Vermexio (Relatori F. Martinico, G. Corona, con la partecipazione di A. Garozzo, L’Assessore regionale Maurizio Croce, Il Dirigente ARPA SR Gaetano Valastro).